Sono talmente appassionato , che è incredibile che ne abbiamo fatto a meno nei primi 9 anni della mia vita. Si, solo nel 1978 sono entrato a pieno titolo nella schiera dei PATITI per la gioie future di mia moglie….
Il fatto che mi padre Bepi non fosse appassionato ha fatto si che dal 1969 al 1978 gli unici nomi che conoscevo legati al mondo del calcio erano Mazzola e Rivera, ma semplicemente perché se ne parlava dappertutto ed a livello subliminale il mio cervello deve aver registrato, così come aveva registrato i nomi degli sportivi di quegli anni senza che ne conoscessi minimamente i connotati e la bravura: Cassius Clay, Panata, Di Biasi, Mennea, Simeoni tutta gente che avrà un significato per me a partire dalla fine degli anni 70, ma soprattutto dall’80 in poi.
Il 78 perché è l’anno dei mondiali, un evento talmente forte a livello mediatico a cui nemmeno mio padre poteva sottrarsi spingendomi a vedere le mie prime partite.
Anche se sempre nella memoria RAM viene fuori una partita in bianco e nero che vidi in un pomeriggio di un inverno di quegli anni ma che non riesco a mettere a fuoco (dovrei consultare qualche almanacco o semplicemente google), sicuramente la squadra italiana era il Milan e probabilmente quella straniera era il Nottingam Forest, e di quella partita ricordo anche un calciatore Chiodi ed un gol annullato in fuori gioco (anche se all’epoca ignoravo assolutamente il funzionamento di tale regola).
Perché non sono diventato un tifoso del Milan (vedendo la prima partita cosciente della mia vita) non lo so, ma so che mi sono salvato, o almeno in parte visto che poi mi sono ingobbito…
La seconda partita, ma di questa ho un ricordo nitido e Argentina-Italia dei mondiali del 78 in Argentina stessa, eravamo in campeggio ed era un evento perché la partita iniziava a mezza notte ed miei me la fecero vedere lo stesso, anzi mio padre, coinvolto nell’entusiasmo dei campeggiatori, mi esorto lui stesso a vederla.
Zoff, Gentile, Cabrini, Benetti, Scirea, Causio, Bettega, Tardelli (scritti a memoria e non consultando google) 8 giocatori su 11 giocavano in una sola squadra di club: al Juventus. Considerato anche lo spessore di quei giocatori (gente come Zoff, Scirea, Tardelli calciatore aveva tutti i crismi per lasciare un segno nell’immaginario di un bambino).
Diventare tifoso bianconero fu un passo consequenziale nonostante nelle due stagioni successive al mondiale gli scudetti furono vinti dal Milan e dall’Inter.