Ci Siamo

Ecco ci siamo, come la notte prima degli esami sono qui ad aspettare che passi la notte per il grande giorno. Il giorno in cui ho deciso di festeggiare i miei “primi 40 anni”. Se avessi scelto oggi invece che domani, sarebbe stato perfetto, la serata è stupenda, cielo sereno, volta stellata, speriamo bene…. Ma non mi voglio gufare da solo, penso positivo. Le notti pr:ma degli esami… ho vissuto molto più in ansia quelle legate a cose ludiche, come quella di stanotte, che a quelle legate ad eventi effettivamente relativi agli studi. La notte prima dello scritto di maturità, la prova di italiano, la passai a fantasticare con Pietro (mio compagno di sventura nonché uno dei miei migliori amici, quelli che consideri nella schiera dei TOP3) sulle tracce di italiano che potevano uscire, il nostro professore, infatti aveva fatto girare, pericolosamente una voce secondo la quale, essendo in contatto con le scuole italiane dell’Australia, riusciva ad avere le tracce in anticipo, essendoci praticamente una giornata di vantaggio rispetto all’emisfero australe! Fu cosi che ci preparammo e ci scrivemmo un grande tema su Ungaretti, che ancora conservo, visto che usci una semplicissima traccia su Manzoni!!!! La notte prima della discussione della tesi di laurea, andai a giocare un partita del torneo di calcio dell’intersociale, tra gli occhi increduli di mia madre. Tra le “notti prima” più esilaranti di quelle che sono stampate nella mia memoria c’è quella di una pasquetta degli anni 80 (probabilmente quella dell’86) la mia prima pasquetta in autonomia senza i genitori, con i miei amici, quelli della parrocchia e tra questi la mia fidanzata (una delle prime storie cd importanti: Maria Antonella) destinazione, tra le più originali del panorama, CAPRI. Ero talmente eccitato che non riuscivo a dormire e per paura di addormentarmi tardi e non svegliarmi poi per l’ora fissata per il rendez vous, le 6.00, presi la decisione di rimanere sveglio tutta la notte. Ma per fare questo e per evitare di essere sopraffatto dalla stanchezza ebbi la geniale idea di farmi 6 dico 6 macchinette del caffè (piccole però). Rimase effettivamente sveglio ma nel traghetto ci fu bisogno dell’intervento dell’esorcista per fermare i miei spasmi! Ora sono qui con Ludovica, mia figlia, eccitata almeno quanto me visto che è ancora sveglia e non sembra avere nessuno idea di dormire. Eppure l’11 settembre è noto per un’altra cosa, ma questa è un’altra storia.. Che la forza sia con me.

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